Il premio Emma Rossi

Presentazione

Il Premio Emma Rossi è promosso periodicamente dall’Associazione Emma Rossi per riconoscere ed accreditare l’opera, l’impegno e il valore sociale di singole persone, di gruppi o di associazioni attivi nei diversi campi in cui anche Emma Rossi nella sua vita si è cimentata e ai quali ha rivolto particolare cura ed attenzione.

PREMIO EMMA ROSSI

Terza Edizione

 

Il tema centrale della terza edizione del PREMIO INTERNAZIONALE EMMA ROSSI è “Donne che cambiano il mondo”.

 

Il Premio Internazionale Emma Rossi ha come finalità di riconoscere, promuovere e sostenere donne che si siano distinte per:

– la difesa dei diritti umani, la promozione della pace e della solidarietà, il contrasto alla violenza di genere e ad ogni forma di discriminazione;

– l’azione rivolta a organizzare percorsi di democrazia e di sviluppo sia nella comunità di appartenenza sia nella comunità internazionale;

– la capacità di accrescere la presenza ed il ruolo delle donne nella società, nella cultura, nel mondo del lavoro, nella politica, nella comunicazione, nelle scienze, nelle arti e nello spettacolo;

– l’impegno a promuovere l’istruzione femminile per l’accesso delle donne al lavoro, alle professioni, alla ricerca e alle tecnologie a parità di condizioni con i colleghi uomini;

– il sostegno al diritto al lavoro per le donne anche tramite la cultura d’impresa solidale tra donne con particolare attenzione ai Paesi più poveri;

– la lotta contro lo sfruttamento e la povertà anche attraverso progetti condivisi di cooperazione internazionale;

– la realizzazione di progetti finalizzati alla protezione della salute delle donne, compresa la salute sessuale e riproduttiva;

– la promozione dell’equilibrio ecologico, della difesa dell’ambiente e del patrimonio paesaggistico e naturale;

– la individuazione, lo studio e la valorizzazione dell’apporto delle donne nella formazione dell’eredità culturale che contraddistingue l’identità di comunità, luoghi e nazioni.

La serata conclusiva, nella cornice del Teatro Titano, è stata aperta dal saluto del Presidente dell’Associazione Enrico Guidi, cui ha fatto seguito l’indirizzo di saluto del Segretario di Stato per la Cultura Andrea Belluzzi che ha avuto parole di apprezzamento per l’iniziativa.

Quindi è stata la volta della vicepresidente dell’Associazione Patrizia Busignani che ha illustrato le ragioni che stanno alla base della scelta di dedicare il Premio intitolato ad Emma Rossi alle “donne che cambiano il mondo” e ha presentato le 16 candidate e i relativi proponenti. 

La prestigiosa Giuria,  composta da Maria Cristina Messa che ha svolto il ruolo di Presidente, Giovanna Melandri, Maria Lea Pedini, Daniela Rotondaro e dal Presidente dell’Associazione, ha avuto il difficile compito di decidere a chi assegnare il Premio.

Oltre al Premio, sono stati due gli speciali riconoscimenti  al merito. 

Il primo è stato attribuito alle candidate iraniane Atena Daemi, proposta dal Soroptimist Club di San Marino e Nasrin Sotoudeh,  proposta dalla giornalista Carmen Lasorella. Questa la motivazione: “A Nasrin Sotoudeh e Atena Daemi per il coraggio e la forza morale con cui hanno affrontato intimidazioni, detenzione in carcere, condanne oltraggiose, vessazioni fisiche e psicologiche, lontananza dalla famiglia a causa del loro incrollabile e generoso impegno in difesa dei diritti umani, in particolare dei diritti delle donne e dei minori e contro la pena di morte”.

Il secondo è stato invece attribuito alla candidata afgana Marian Rawi, proposta dalla Giunta di Castello della Città di San Marino. Questa la motivazione: “A Marian Rawi, attiva con RAWA, Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell’Afghanistan, per il suo straordinario lavoro a sostegno delle donne, cui il Governo islamista in carica ha progressivamente negato tutti i diritti e ogni libertà personale, al punto da renderle invisibili in un Paese tra i più poveri al mondo”.

Infine la Presidente della Giuria ha comunicato il nome della vincitrice, designata all’unanimità: la giornalista italiana Francesca Mannocchi, proposta dalla Consulta per l’Informazione di San Marino. Questa la motivazione: “Il suo racconto dalle diverse zone di guerra e, nell’ultimo periodo, in particolare, dai territori coinvolti dal conflitto in Ucraina, evidenziano il suo alto impegno nel campo dell’informazione, le personali qualità di indipendenza e coraggio, ma anche la grande attenzione verso le realtà ed i soggetti, in particolare donne e bambini,  a cui dedica la sua narrazione, mai disgiunti da una riconosciuta sensibilità ed equanime osservazione nei confronti della dimensione umana, manifestate in qualunque circostanza, sia verso i vincitori come verso i vinti nei vari conflitti, al di fuori di schematismi e atteggiamenti di giudizio.”

Il Presidente ha quindi consegnato ufficialmente il Premio di 5.000 euro e una pergamena alla vincitrice, che ha di seguito tenuto la sua lectio magistralis sul tema: “La guerra: le vite di prima”, applauditissima dai presenti.

Nel corso dell’evento è stato inoltre  presentato lo speciale annullo postale celebrativo di questa edizione del Premio Internazionale Emma Rossi, proposto sull’emissione filatelica dedicata alla prima Reggenza interamente al femminile nel 2017.

Nel pomeriggio, una rappresentanza del Consiglio Direttivo dell’Associazione Emma Rossi, la Giuria  e la vincitrice del Premio sono stati ricevuti in udienza dai Capitani Reggenti, che hanno espresso apprezzamento e riconoscenza per l’attività più che decennale dell’Associazione e hanno reso omaggio alla memoria di Emma Rossi, di cui ricorre quest’anno il ventennale della scomparsa.

PREMIO EMMA ROSSI

Seconda Edizione

La seconda edizione del PREMIO EMMA ROSSI, realizzata dall’Associazione Emma Rossi che si è avvalsa della collaborazione tecnica degli architetti Fabio Ferrini, Fausto Venturini, Gino Zani e dell’ingegner Guido Rossi, è stata promossa con l’ambizioso obiettivo di “stimolare e raccogliere idee progettuali e concettuali di trasformazione innovativa applicabili alla realtà del vivere a San Marino”.

Il Premio, organizzato nella forma del Concorso di idee, a tema libero, intendeva sollecitare “proposte che possano produrre cambiamenti positivi in aree del territorio sammarinese con problematiche ambientali, sia architettonico-urbanistiche che culturali, sociali e naturalistiche”.

La partecipazione al Premio è stata riservata ai giovani fino ai 35 anni, sammarinesi ed esteri, con “competenze in ambito architettonico ed urbanistico, ma che possano aggregare anche competenze antropologiche e culturali, economiche e di sostenibilità ambientale, organizzandosi in gruppi di lavoro multidisciplinari”.

Ai concorrenti è stato richiesto di “fornire, unitamente alla proposta progettuale, concreti elementi di fattibilità anche innovativi, indicazioni sommarie sui costi di realizzazione ed eventualmente sulle possibili modalità di finanziamento”.

Le proposte progettuali in concorso erano tenute a rispondere ad almeno uno di questi obiettivi:

  • risanamento e riqualificazione di aree e/o contesti di “crisi” ambientale e/o di vivibilità in ambito urbano o extraurbano;
  • miglioramento della qualità del decoro urbano ed ambientale;
  • riuso e rifunzionalizzazione di aree e/o di strutture edilizie esistenti, per finalità di interesse pubblico; accrescimento della capacità di resilienza urbana;
  • potenziamento dei servizi in generale (è auspicata un’attenzione particolare per i servizi sociali, culturali, educativi e didattici);
  • promozione dello sviluppo della mobilità sostenibile pubblica e privata”.

Per far in modo che la progettualità dei concorrenti potesse incrociare le aspettative e i bisogni più sentiti dalla popolazione nel marzo 2017 è stato attivato un FORUM ON LINE sul tema della qualità ambientale del Territorio, accessibile a tutti i cittadini, per segnalare situazioni, grandi e piccole, di degrado, di pericolosità, di criticità ambientale.

Il Forum, chiuso nell’ottobre 2017, è stato inteso, quindi, come fonte, da cui attingere elementi di valutazione e suggestioni soprattutto per quei progettisti che meno conoscevano il Territorio, ma anche un modo per il progettista di verificare, di testare se e quanto una determinata situazione potesse riscuotere l’interessamento degli abitanti del posto.
Alla base della decisione di dar vita a questo Forum c’è la convinzione che sia necessario che i cittadini in prima persona si rendano garanti e custodi della qualità dell’ambiente in cui vivono.

Si è trattato quindi di un invito a partecipare, a confrontarsi, a farsi coinvolgere e ad assumere questo impegno civile.
Il Forum è stato anche un tentativo di monitoraggio della situazione del nostro Territorio condotto non a tavolino o sulle mappe da esperti e tecnici, ma attraverso gli occhi e la sensibilità dei suoi abitanti ossia di chi ci vive.

Il Concorso è stato ufficialmente aperto il 6 maggio 2017 con la presentazione del Regolamento e si è concluso il 27 aprile 2018 con la cerimonia di premiazione.

E’ doveroso ricordare che, alla chiusura delle iscrizioni il 6 ottobre 2017, i concorrenti iscritti sono risultati 18, di cui 4 residenti a San Marino e gli altri provenienti da tutt’Italia, ma solo 7, di cui 3 sammarinesi, sono arrivati alla fase finale con la presentazione effettiva della loro idea progettuale a testimonianza anche della complessità dell’impegno richiesto ai partecipanti.

La scelta del progetto vincitore è stata affidata ad una prestigiosa Giuria internazionale, composta da docenti universitari e professionisti di riconosciuto valore, presieduta dall’arch. Andreas Kipar e composta dall’arch. Ottavio Di Blasi, dall’arch. Stefania Rössl, dall’arch. Michele Zannoni e dall’arch. Gino Zani.

La Commissione Giudicatrice del Premio ha decretato l’assegnazione ex aequo del Premio, consistente in 5.000 euro, messi a disposizione dall’Associazione Emma Rossi, ai progetti:

  • “Percorsi di memorie. Paesaggi culturali tra identità, memoria e narrazione” di Yvette Brodaz con la seguente motivazione: “La proposta progettuale si struttura su una metodologia chiara ed efficace, orientata ad afferrare le caratteristiche del luogo attraverso la voce dei suoi abitanti. Raccogliendo storie individuali e familiari, il progetto mira a fondare le basi per la ricomposizione di una memoria collettiva necessaria per riscoprire i caratteri identitari dei luoghi e dei suoi abitanti, ma anche per comunicarli ad un turismo più consapevole. La storia costituisce quindi uno strumento di conoscenza e di rinnovamento, ad essa viene affidata la capacità di comunicare reazioni pronte a rinnovarsi nel presente. Le strategie illustrate nel progetto dimostrano una sensibilità critica nel considerare il fattore umano una componente essenziale del paesaggio”

 

  • “RSM Cycle” di un gruppo capitanato da Nicolò Sortino con la seguente motivazione:  ”Il progetto affronta la lettura del territorio analizzando puntualmente le specificità del sito ed evidenziandone le peculiarità architettoniche, funzionali, ambientali. A partire da esse mette in atto una strategia orientata alla realizzazione di una rete e ad un sistema di percorsi ciclabili, fondati sui principi di una mobilità sostenibile. Lo sfruttamento di preesistenze passibili di potenziamento, come le gallerie della vecchia ferrovia, restituiscono al progetto un valore aggiunto anche nei termini di una valorizzazione e di una riqualificazione di un sistema in disuso, ma anche nell’individuazione di punti panoramici rilevanti”

La Giuria ha inoltre attribuito due menzioni speciali ai progetti:

  • “Magically San Marino” di un gruppo formato dalle classi IV° E e V° E dell’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore Tonino Guerra di Novafeltria capitanato da Lorenzo Pierini con la seguente motivazione: “In considerazione della elaborazione effettuata dai giovani studenti dell’Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore Tonino Guerra di Novafeltria; in particolare è apprezzata l’attenzione posta al tema della superstrada come elemento critico e problematico del territorio, in una potenziale ipotesi alternativa”

 

  • “Gold ribbon. Percorsi nel bosco” di Alessia Delprete e Alberto Podeschi con la seguente motivazione: ”Il progetto contiene interessanti stimoli utili nel futuro sviluppo del nuovo Polo scolastico e ad una valorizzazione del polmone verde tra Città e Fonte dell’Ovo”.

Il 27 aprile 2018 è stata inaugurata l’esposizione di tutti i progetti in concorso presso la sala Montelupo di Domagnano.

Per gentile concessione della Giunta di Castello di Domagnano la mostra è rimasta aperta al pubblico fino al 15 giugno 2018.

La scelta, condivisa con l’Ordine degli Ingegneri e Architetti della Repubblica di San Marino, di riunire in una pubblicazione a stampa i progetti partecipanti alla seconda edizione del Premio Emma Rossi risponde all’obiettivo di non disperdere le idee raccolte, che sono il frutto dell’impegno di tante giovani menti, alle quali l’Associazione rinnova il proprio ringraziamento. Idee che costituiscono un piccolo patrimonio di proposte a disposizione della nostra comunità, tanto più interessanti in un momento in cui si sta progettando il nuovo Piano Regolatore della Repubblica. Idee che il Segretario di Stato al Territorio ed Ambiente, Augusto Michelotti, ha mostrato di apprezzare e sostenere.

L’auspicio dell’Associazione promotrice del Premio è che alcune di queste idee, opportunamente sviluppate, possano essere accolte e trovare una loro concreta realizzazione sul Territorio nei prossimi anni.

PREMIO EMMA ROSSI

Prima Edizione

Tutti ricordano quanto Emma Rossi, sia nel suo ruolo di Dirigente del Servizio Minori sia, per un breve periodo, nel ruolo di Dirigente della Scuola Elementare, si sia prodigata per il diritto all’integrazione scolastica dei bambini e dei ragazzi con disabilità o con difficoltà di apprendimento o con bisogni educativi speciali.

Di qui la scelta di coinvolgere in via esclusiva gli Istituti scolastici sammarinesi di ogni ordine e grado, Asilo Nido e Scuola dell’Infanzia, Scuola Elementare, Scuola Media, Scuola Secondaria Superiore, Centro di Formazione Professionale, come interlocutori della prima edizione del Premio Emma Rossi che intende da una parte richiamare l’attenzione sull’ottimo lavoro che la scuola sammarinese porta avanti in questo ambito e dall’altra essere di stimolo all’adozione di strategie didattiche personalizzate sempre più incisive e di tecnologie innovative all’avanguardia per consentire a tutti, alunni e studenti, non solo un pieno accesso all’apprendimento, ma anche uno sviluppo armonico dei loro talenti e delle loro abilità.

La Commissione Giudicatrice, presieduta dal prof. Andrea Canevaro e composta dal prof. Andrea Biancardi, dalla prof.ssa Rita Gatti, dalla prof.ssa Assunta Meloni e dal dott. Marco Vincenzi, ha svolto il compito non facile di selezionare tra i progetti di inclusione, attivati nell’anno scolastico 2014/2015 nelle scuole sammarinesi, quello che più e meglio ha saputo interpretare il diritto all’istruzione senza discriminazioni e su una base di uguaglianza di opportunità.

I progetti partecipanti sono stati nove e sono stati presentati come di seguito specificato:

  • Scuola Media Inferiore sede di Fonte dell’Ovo, classe terza M
  • Asilo nido “Peter Pan” di Cailungo
  • Gruppo di lavoro sull’inclusione della Scuola dell’Infanzia
  • Scuola dell’Infanzia “La Balena Azzurra” di Dogana, Ca’ Ragni
  • Scuola dell’Infanzia “Il Grillo Parlante” di Montegiardino in collaborazione con l’Istituto Musicale Sammarinese
  • Scuola Elementare “Il Mulino” classe prima di Faetano
  • Scuola Elemetare “Il Mulino” classe seconda di Faetano
  • Scuola Elementare “L’Olmo” classi terza e quarta di Montegiardino
  • Scuola Elementare “Scuola Più” classe terza di Domagnano.

La Commissione Giudicatrice ha attribuito il Premio all’unanimità al progetto “Tutti uguali, tutti diversi”, realizzato dalla classe terza della Scuola Elementare “Scuola Più” di Domagnano, con la seguente motivazione:

“Gli obiettivi del lavoro sono formulati ed esplicitati in modo più che esauriente. Ottima la cura del video che permette di cogliere gli elementi fondanti del progetto e la sua realizzazione. Gli interventi e le relazioni tra i compagni investono prima di tutto la sfera cognitiva e didattica, che il video evidenzia nel suo accadere durante le diverse attività: gli esercizi con le operazioni o di analisi grammaticale. Le autonomie sono esplicitate nei momenti dedicati al pranzo quando ciascuno è in grado di dare aiuto al compagno; la socialità, lo stare bene insieme sono messi in evidenza e descritti con naturalezza nella sequenza in palestra con la corsa della carrozzina trainata. Nell’aula scolastica, in palestra si respira un’aria di integrazione compiuta: la partecipazione dei bambini e il loro divertirsi, il modo semplice e accurato di interagire con il compagno, confermano l’impressione di una realtà quotidiana dove c’è spazio per tutti”.

La Commissione ha quindi ritenuto, sempre all’unanimità, di attribuire due menzioni speciali.

  • La prima al progetto “Il baule di Mary Poppins” realizzato dal gruppo di lavoro sull’inclusione composto da insegnanti della Scuola dell’Infanzia con la seguente motivazione:
    In questo progetto sono proposte molteplici attività, frutto di un lavoro di equipe sul tema specifico dell’Inclusione. Tutte le esercitazioni e gli ausili costruiti sono ben descritti, specificati negli obiettivi, nelle finalità e modalità di esecuzione. Il contenitore “baule” permette di contestualizzare le attività e dare ad esse una forma di unitarietà anche quando molto diverse. E’ un progetto che elabora metodi e strumenti di intervento applicabili a moltissime situazioni attuali e future. Sono esaustive e ben descritte le presentazioni e le metodologie che potranno essere utilizzate nei diversi momenti di lavoro e con tutti i bambini.”

 

  • La seconda menzione speciale è andata al progetto “Conosco il mio amico Theo” della Scuola dell’Infanzia “La Balena Azzurra” di Dogana, Ca’ Ragni con questa motivazione:
    Ottima la scansione del progetto e la sua illustrazione (introduzione, descrizione degli obiettivi, ecc.). Molto apprezzato il coinvolgimento dei bambini e l’integrazione tra attività grafiche e linguistiche. L’intervento non è orientato ad intervenire direttamente su Theo, ma ha aiutato i bambini a riflettere su di lui, partendo da loro stessi. E’ stata data ad ogni bambino l’opportunità di rappresentarsi con le sue caratteristiche come “una” delle possibilità di essere bambino e quindi di conoscersi meglio per comprendere le peculiarità di coloro che in modo più evidente di altri mostrano delle diversità.”

Per tutti gli altri progetti la Commissione Giudicatrice ha ritenuto di mettere in luce i pregi e gli aspetti positivi a sottolineare la qualità di tutti i lavori presentati, che rappresentano motivo di soddisfazione e di orgoglio per i docenti e gli alunni che li hanno realizzati con impegno e passione e per la Scuola nel suo insieme.

Il Premio di 1500 euro, messo in palio dall’Associazione Emma Rossi, è stato consegnato alle classi vincitrici nel corso di una cerimonia tenutasi a Domagnano, sala Montelupo, nel pomeriggio del 30 maggio 2015.